Il Feldenkrais è un metodo di apprendimento somatico con il quale è possibile imparare, gradualmente, nuove possibilità di organizzazione del corpo, per muoversi in una maniera più armoniosa e libera da condizionamenti.
L’idea principale di questo metodo è che la persona sia un’unità complessa costituita da un insieme di corpo e mente, pensiero ed emozioni che interagisce costantemente con l’ambiente esterno. Migliorando anche solo uno degli elementi costitutivi si può innescare un cambiamento significativo per tutto l’insieme.
Su questa visione olistica Moshe Feldenkrais ha basato le sue osservazioni e le sue ricerche dando così origine al suo metodo empirico che utilizza il movimento come strumento per lo sviluppo della consapevolezza del sé.
Ognuno di noi esprime se stesso e la sua storia con il proprio e personale modo di muoversi nel mondo. Tutti abbiamo impiegato circa un anno della nostra vita per conquistare la posizione eretta, attraverso l’esplorazione delle articolazioni, del peso, e l’uso degli appoggi e delle spinte. Tentativi, errori e soluzioni ci hanno accompagnato nello stare in piedi e nello sviluppo del nostro stile di muoverci che è esclusivamente nostro. Infatti, ogni individuo compie le azioni più comuni come camminare, prendere un oggetto, alzarsi da una sedia, correre e piegarsi, in maniera unica. Proprio per questo, possiamo riconoscere una persona proprio dal suo modo di muoversi. La postura che assumiamo svela inoltre i nostri pensieri, gli atteggiamenti, le nostre emozioni e le percezioni. La tendenza a trattenere le emozioni nel corpo confluisce nella condizione di trattenere il respiro, contrarre lo stomaco e il petto, serrare la mandibola, sollevare le spalle e far cadere in avanti la testa.
Quindi, quando proviamo un dolore persistente questo è accompagnato da una sofferenza emotiva. L’emozione principale che solitamente caratterizza questa condizione è la paura, che è anche una delle emozioni più antiche; questa attiva in noi schemi muscolari che ci irrigidiscono in una postura congelata, bloccata.
Il Metodo Feldenkrais® ci insegna a non rinunciare alla libertà, a trovare nuove soluzioni attraverso gli strumenti dell’ascolto e della consapevolezza. Quando sentiamo di avere davanti a noi maggiori possibilità di scelta, i condizionamenti emotivi diventano meno impattanti e cresce un senso di creatività e di sensibilità per distinguere cosa è meglio per noi. Grazie a questo metodo impariamo a porci delle domande e a trovare delle risposte dentro di noi, scoprendo la dignità di essere padroni delle nostre azioni.
Nello specifico il Metodo Feldenkrais® si propone di accordare il nostro corpo come se fosse uno strumento musicale, invitando ogni parte di noi a muoversi in armonia con tutto il resto.
Il metodo viene praticato in due modalità, quella di gruppo chiamata Consapevolezza attraverso il Movimento® (CAM) e quella individuale, Integrazione Funzionale® (IF).
Consapevolezza attraverso il movimento
Nelle lezioni di Consapevolezza attraverso il Movimento® (CAM), attraverso la sua voce, l’insegnante invita il gruppo a eseguire e ripetere movimenti facili e delicati (a volte volutamente inusuali) e a osservare le sensazioni che da questi emergono. L’attenzione non è orientata al raggiungimento di un obiettivo specifico, ma viene rivolta verso il proprio corpo in movimento, verso la respirazione e le relazioni tra le diverse parti. Rispettando le proprie modalità e i propri ritmi ogni persona può esplorare varie alternative di movimento, fino alla scoperta dell’esecuzione più confortevole ed efficace. In questo processo la lentezza è un elemento importante perché permette di creare tempo per orientare la propria attenzione verso tutto quello che è superfluo, riducendo sforzi e tensioni. Talvolta, viene introdotto un vincolo, si invita una parte di noi (generalmente una che tende a eccedere nello sforzo) a non muoversi, stimolando le altre parti a compiere l’azione. In questo modo, quando togliamo il vincolo, permettiamo al corpo di muoversi spontaneamente con maggiore leggerezza e facilità.
Molti dei principi della CAM riprendono le tappe dello sviluppo motorio del bambino: rotolarsi, controllare la testa, strisciare, gattonare, mettersi seduto da solo, alzarsi in piedi. Le lezioni, infatti, propongono un processo esperienziale di scoperta, basato sull’esplorazione, come forma di apprendimento. Gli allievi cercano soluzioni personali ed efficaci proprio come nelle situazioni di apprendimento della vita reale, dove dal fare emergono spontaneamente livelli più elevati di abilità.
Il corpo nella sua interezza si muove verso la ricerca dell’armonia. L’esplorazione di nuove possibilità di azione favorisce l’acquisizione, in maniera naturale e organica, di schemi posturali e di movimento più funzionali, che diventano un’alternativa a quelli abituali. La persona scopre il piacere di muoversi, la possibilità di pensare e di agire con maggiore flessibilità, fino al punto di rivoluzionare l’immagine di sé o di operare quei cambiamenti capaci di procurare un vero e proprio benessere psicofisico. La CAM fa prendere consapevolezza di quando e di come si mettono in atto le tensioni muscolari; rende le persone più sensibili agli aspetti emozionali ed insegna, inoltre, a come lasciare andare le tensioni abituali. Trattare con successo le conseguenze posturali della paura può avere effetti rilevanti nel ripristino di posture più erette ed efficienti, posture che incarnano l’ottimismo biologico del sentire una maggior sicurezza e fiducia in sé.
Integrazione Funzionale
La lezione individuale, detta Integrazione Funzionale® (IF) è caratterizzata dal dialogo prevalentemente non verbale tra l’allievo e l’insegnante. La comunicazione avviene attraverso il contatto rispettoso e non invasivo. Nell’IF l’insegnante usa le mani per sostenere l’allievo in posizioni comode e per fare movimenti piccoli e delicati. Il tocco è calibrato sulle necessità individuali della persona, non è mai orientato a forzare, bensì a facilitare le connessioni di movimento tra le diverse aree senso-motorie del corpo. L’insegnante cerca di rendere la persona consapevole dei suoi schemi posturali e motori e di conseguenza chiarire la relazione e l’interazione tra alcune parti del suo corpo.
Durante la lezione, in un contesto comodo e piacevole la persona percepisce se stessa e sente le sottili connessioni inconsce tra tutte le parti di sé, scoprendo e ripercorrendo antichi schemi motori spesso dimenticati.
Le aree di tensione muscolare si rilasciano, creano spazio fisico e mentale per una maggiore consapevolezza di come l’intero corpo può coordinarsi in vista di un movimento armonioso ed efficiente.
Il Metodo Feldenkrais® mostra la via verso uno stato funzionale umano ottimale, potente, spontaneo.
Il recupero di libertà e leggerezza nelle comuni attività quotidiane porta non solo ad un maggior equilibrio psico-fisico, ma ci rende artefici del nostro benessere e ci mette in grado di esprimere noi stessi più pienamente, cambiando concretamente e in modo percettibile come agiamo rispetto al nostro ambiente e al nostro mondo.
Per comprendere come la libertà del corpo sia essenziale per uno stato di libertà emozionale e molto di più, concludo con le parole di Ruthy Alon, preziosa allieva diretta di Moshe Feldenkrais e fondamentale divulgatrice del metodo, recentemente scomparsa: “Il cambiamento maggiore si ha nella regione lombare. Una volta eliminata ogni costrizione tutti affermano di non provare più quel senso di peso e rigidità nella parte bassa della schiena, mentre il bacino, libero di muoversi, costituisce la naturale continuazione della colonna vertebrale.
[…] A livello emotivo è come cancellare dalla schiena i segni delle lezioni di sopravvivenza apprese un tempo e ricordare come si possa tornare innocenti. Non siete più piegati sotto il peso della vostra storia personale: le spalle non rivelano più le tracce dell’ansia, il collo non è gravato dalle responsabilità, nella parte alta della schiena non si accumulano tutte le tensioni[…]. Ora provate, finalmente, cosa significhi non avere più la schiena imprigionata nell’armatura della lotta.
In questo stato di benessere avete la sensazione di iniziare una nuova vita e di poter scegliere dall’inizio come volete essere. Questo atteggiamento può riportarvi ad un tempo molto lontano, antecedente a quello in cui avete adottato delle strategie difensive. Certuni provano una sensazione di tenerezza accompagnata a vulnerabilità, altri una sensazione di serenità e di verità interiore.
Poi, quando fate qualche passo per la stanza, sembra quasi che i movimenti serpeggino nel vostro corpo come un’onda più fluida, più continua del solito. Le piante dei piedi scivolano sul suolo senza fare rumore. Alcuni si accorgono che ora possono camminare senza essere bloccati da alcun dolore”.