Per info e appuntamenti:
Angela Bonfadini
Operatrice professionale
Tel: 348 5719446
A cosa serve la Biodinamica craniosacrale?
La biodinamica craniosacrale opera allo scopo di preservare, consolidare e favorire lo stato di salute e benessere della persona, considerata nella sua globalità: fisica, energetica ed emozionale. È un importante mezzo per promuovere la salute, cooperando con le risorse presenti intrinsecamente nel sistema dell’essere umano.
La Biodinamica craniosacrale interviene nel riequilibrio dell’apparato motorio, degli organi, del sistema linfatico, del sistema ormonale, del sistema nervoso o centrale e vegetativo. Può alleviare i disturbi del sistema immunitario, i disturbi mestruali, gli stati di dolore cronico, mal di testa, emicranie, problemi maxillofacciali, asma, allergie, malattie della pelle e disturbi psicosomatici. Infine è d’aiuto nel caso di iperattività nei bambini, disturbi di concentrazione, difficoltà d’apprendimento.
Cosa succede in una seduta?
Con la Biodinamica craniosacrale, attraverso un contatto molto leggero, l’operatore entra in relazione con i più fondamentali movimenti dei fluidi del corpo. Quando il sistema è in equilibrio, il movimento respiratorio dei fluidi avviene senza ostacoli, quando la circolazione dei fluidi è limitata o ristretta, il sistema si trova in stato di disequilibrio, essendo alterato il suo ritmo profondo.
L’operatore, rallentando per primo i propri ritmi, permette al ricevente di rallentare esso stesso quel ritmo elevato che viene richiesto dalla vita quotidiana, o alterato da stress ed eventuali traumi psico-fisici. In questo modo anche il sistema nervoso centrale può rallentare. In questo modo può accedere a uno stato di quiete dove è possibile sciogliere eventuali disequilibri a livello fisico e mentale, permettendo di attingere a importanti risorse per la propria guarigione.
Cos’è la biodinamica craniosacrale?
La Biodinamica craniosacrale è un trattamento molto delicato e non invasivo. Nato dalle intuizioni dell’osteopata W. G. Sutherland, si è evoluta in un trattamento che riconosce le profonde capacità del corpo di autoguarirsi.
All’inizio del 20° secolo, Sutherland scoprì che le ossa del cranio non erano fuse l’una con l’altra e quindi immobili. Diversamente da ciò che si credeva all’epoca, si muovevano, articolandosi in una pulsazione respiratoria. Il movimento delle ossa craniche è legato ai tessuti ai quali sono associate.
Anche il sistema nervoso centrale e il fluido cerebrospinale che lo bagna presentano un movimento ritmico, coinvolgendo anche l’osso sacro. Così vediamo il corpo svelarsi come un’unitaria infrastruttura di tessuti e fluidi che si muove secondo una pulsazione ritmica. Tale pulsazione non è data da cause muscolari, ma prodotta dalla forza vitale profonda, intrinseca al corpo. Sutherland chiamò questo sistema ‘Sistema Respiratorio Primario’ e la forza che ci anima ‘Respiro della Vita’.